Sparkle, primo operatore di servizi wholesale internazionali in Italia e ottavo nel mondo del Gruppo TIM, e Telekom Slovenije, principale fornitore di servizi di comunicazione in Slovenia, annunciano il lancio di un nuovo collegamento in fibra ottica transfrontaliero che collega direttamente Lubiana con Milano.
Completamente interconnesso con le reti di Sparkle e di Telekom Slovenije, il nuovo collegamento offre un percorso breve e alternativo dai Balcani – con opzioni di accesso da Lubiana, Sofia e Istanbul – a Milano e ad altri importanti hub dell’Europa occidentale, rispondendo alle esigenze degli operatori dei Balcani e del Medio Oriente e di OTT internazionali, ISP e fornitori di contenuti alla ricerca di soluzioni di capacità diversificate e affidabili.
La nuova rotta è completamente integrata con la dorsale IP globale Tier-1 di Sparkle Seabone, tra le prime dieci reti Internet in tutto il mondo, permettendo a Sparkle di offrire una gamma completa di servizi IP e dati tra cui connettività City2City, Transito IP e soluzioni di DDos Attack Mitigation e Virtual NAP.
“Siamo orgogliosi della collaborazione con Telekom Slovenije che ha portato alla realizzazione di questo percorso terrestre dalla Turchia ai principali ecosistemi dell’Europa occidentale attraverso i Balcani”, afferma Mario Di Mauro, amministratore delegato di Sparkle. “La regione dei Balcani è oggi un territorio estremamente interessante per i cavi internazionali e prevediamo che la nuova rotta attiri operatori balcanici e del Medio Oriente alla ricerca di un accesso rapido e affidabile all’Europa”, sottolinea.
Simon Furlan, direttore di Telekom Slovenije Wholesale, aggiunge: “La collaborazione con Sparkle nel business wholesale è sempre stata molto stretta e soddisfacente per entrambe le parti. Con questo progetto di collegamento tra Sofia e Milano attraverso Lubiana la cooperazione raggiunge un livello più alto: siamo orgogliosi di aver creato un ponte tra l’est e l’ovest per tutti i nostri clienti esistenti e potenziali”.
LUBEA News on-line
Data: 2019-06-04
Fonte: La Stampa https://finanza.lastampa.it