Il 1° novembre 2019 la Cina è entrata ufficialmente nell’era del 5G. Nonostante il divieto di commercializzazione delle tecnologie cinesi voluto da Trump e i dazi su centinaia di miliardi di beni, la Cina svolge ancora un ruolo centrale nel mondo delle telecomunicazioni e, in particolare, nella corsa più importante per il futuro della tecnologia moderna: il lancio della rete 5G.
Lo scorso venerdì, Chen Zhaoxiong, viceministro dell’industria e delle tecnologie dell’informazione, ha ufficialmente annunciato il lancio della più grande rete commerciale 5G operativa al mondo.
Fonte: Cina: avvio ufficiale dell’utilizzo commerciale del 5G
I tre principali operatori telefonici cinesi, China Telecom, China Unicom e China Mobile, hanno lanciato sul mercato i loro servizi 5G, disponibili in oltre 50 città cinesi, fra cui Pechino, Shanghai, Canton e Shenzhen. È prevista l’accensione di circa 130.000 siti 5G entro la fine dell’anno: la sola città di Shanghai ha già attivato 11.859 siti 5G.
Sono stati, inoltre, svelati i piani mensili di abbonamento alla rete 5G: il costo va dai 128 yuan (circa 16 euro) ai 599 yuan (76 euro).
La Cina avrà 600 milioni di abbonati 5G entro il 2025, i quali potranno usufruire del servizio grazie agli smartphone 5G. I principali produttori di smartphone cinesi hanno già messo in commercio i loro mobile devices di quinta generazione, fra i quali ricordiamo i due smartphone Xiaomi, disponibili da settembre, e il nuovissimo 5G-version MATE 30 di Huawei, in commercio proprio da venerdì ad un costo di 4.999 yuan (circa 640 euro).
Fonte: Xiaomi Mix Alpha 5G produzione limitata prevista per la fine di dicembre
La rete mobile ultraveloce sarà di grande supporto per la realizzazione delle self-driving cars e per le connected factories, le quali hanno bisogno di trasmettere una gran quantità di dati nel più breve tempo possibile. La rete 5G creerà circa 20 milioni di posti di lavoro e farà crescere l’economia cinese di oltre 2.4 miliardi di dollari, da qui al 2030.
Maria Vittoria Seu
MCO
LUBEA s.r.l.