Il mercato italiano delle TowerCo è stato protagonista negli ultimi anni di un intenso processo di trasformazione. Il consolidamento ha prodotto, nel segmento delle tlc, due grandi realtà che stanno operando per estendere l’infrastruttura sul territorio nazionale e per migliorare la qualità delle connettività alla luce dei più elevati standard qualitativi richiesti da cittadini e imprese. Sono cresciuti anche gli investimenti ma questo non ha impattato sulla redditività delle aziende del settore, che si è mantenuta su livelli soddisfacenti. Ultimamente, si stanno affacciando sul mercato domestico nuovi operatori, anche stranieri, la cui presenza è legata alla realizzazione di singoli progetti senza ambizioni di diffusione capillare ma che trovano il mercato italiano appetibile per attingere ai fondi messi a disposizione del PNRR a scapito di realtà già consolidate nel nostro paese determinando, in alcuni casi, grazie anche all’accondiscendenza di certe amministrazioni comunali, una duplicazione di infrastrutture non necessaria disottimizzando gli investimenti con spreco di fondi pubblici.
In Italia settore Tlc in crescita, ricavi per circa 2 miliardi di euro
Secondo gli ultimi dati pubblici disponibili, il mercato italiano del business delle torri (che include tutti gli attori che si occupano di realizzare e gestire le torri per le comunicazioni per qualunque industry) è arrivato a valere 1,8 miliardi di euro nel 2021, registrando una crescita del 7% rispetto al 2020. Secondo i dati Asstel, dal 2012 al 2021, il valore dei ricavi dei fornitori delle torri è cresciuto del 287%, soprattutto per effetto di alcune discontinuità dovute a fenomeni di M&A e alla nascita di società rivolte specificatamente a questo mercato. Questo è legato principalmente al settore delle telecomunicazioni, che ha visto il suo valore decuplicarsi negli ultimi 8 anni, per via soprattutto di spin-off di rami d’azienda di società operanti nel mercato delle Telco. Le dinamiche del mercato delle infrastrutture legato al settore Tlc degli ultimi anni sono direttamente collegate a un profondo processo di trasformazione caratterizzato da:
- strategie di riallocazione del capitale investito da parte degli Operatori che, dovendo investire in acquisizione di spettro e sviluppo delle reti per far fronte alla dinamica competitiva, tendono a esternalizzare e condividere asset e attività infrastrutturali;
- necessità dei MNOs di aumentare la capacità di rete nelle aree a maggior densità di traffico attraverso l’utilizzo di un numero elevato di microcelle, per via della crescita di connessioni a banda larga in mobilità e di traffico dati (legata all’utilizzo sempre più diffuso di immagini e video nella comunicazione sia personale che, soprattutto nell’ultimo anno, professionale);
- una discontinuità tecnologica fondamentale per quanto riguarda l’espansione delle coperture. Il rollout del 5G, comporterà infatti la richiesta di nuove ospitalità e la completa migrazione del Backhaul fully IP;
- fenomeni di consolidamento del mercato mediante acquisizione di player più piccoli.
Crescono gli investimenti per lo sviluppo della rete
I dati segnalano anche una notevole crescita degli investimenti che, nel 2022, hanno registrato un aumento del 47%, arrivando ad un valore di 517 milioni di euro. Più della metà degli investimenti riguarda la manutenzione o lo sviluppo della rete attuale; il 37% fa riferimento a operazioni straordinarie (come ad esempio l’acquisizione di altre società), ad acquisti di asset (terreni, contratti) e ad investimenti in sostenibilità ambientale, come ad esempio l’implementazione di misure di efficienza energetica nelle strutture o lo sviluppo di programmi per la salvaguardia dell’ambiente; infine, il 5% è costituito da investimenti propedeutici allo sviluppo delle reti 5G, come ad esempio la realizzazione di small cells. Nel 2021 il numero di siti proprietari dei player operanti nel mercato delle torri è in leggera crescita (+1%) per un numero complessivo pari a circa 50mila siti, numero che si è incrementato ulteriormente in questi ultimi 3 anni. La crescita è legata principalmente alla costruzione di nuovi siti per rispondere alle esigenze dei clienti e per lo sviluppo del 5G e ai piani dei fornitori per la costruzione di micro-coperture nei luoghi a maggior intensità di clienti e traffico.
Due grandi player nel mercato italiano: Cellnex e Inwit
In Italia il business delle torri è largamente dominato da due grandi operatori: Inwit e Cellnex.
In Italia Cellnex gestisce oltre 26.000 torri che costituiscono una delle reti più fitte e capillari dell’intero territorio nazionale. Attraverso questa infrastruttura Cellnex fornisce servizi in modalità multioperatore anche in aree di grande affluenza. Tra i principali progetti realizzati figurano la copertura di:
- Centri cittadini con apparati a minimo impatto visivo ed elettromagnetico (Milano Centro, Genova)
- Metropolitane (Metro Milano, Metro Brescia, Metro Genova)
- Stadi (Stadio San Siro di Milano, Allianz Stadium di Torino e Stadio Olimpico di Roma)
- Aeroporti (Malpensa, Linate, Orio al Serio)
- Ospedali (Niguarda Milano, Gemelli Roma)
- Stazioni ferroviarie (Stazione Centrale e Stazione Garibaldi di Milano)
Inwit gestisce, invece, una rete di oltre 24mila torri e solo nel terzo trimestre del 2023 la società ha realizzato 230 nuove torri e oltre 1.000 nuove ospitalità a operatori mobili e FWA. Oltre a queste strutture Inwit dispone di oltre 7.800 remote unit per coperture dedicate indoor DAS e mille chilometri di tunnel stradali e autostradali coperti con i loro apparati. Tra i progetti realizzati c’è la copertura in 5G della nuova metropolitana 4 di Milano oltre al Merlata Bloom, il più grande centro commerciale del capoluogo lombardo. In questi siti vengono ospitati gli apparati di trasmissione dei principali operatori telco nazionali mentre le mini-antenne DAS sono capaci di gestire adeguatamente coperture e capacità di traffico in aree particolarmente affollate, come musei, ospedali, stadi e centri commerciali. Inwit, inoltre, sta sviluppando le infrastrutture del piano PNRR Italia 5G in più di 1.300 aree a fallimento di mercato e ha implementato la tecnologia DAS per garantire la connettività in decine di strutture sanitarie.
Strategia in quattro mosse
Cellex ha da poco presentato il suo nuovo piano strategico che poggia su quattro pilastri.
Il primo è la semplificazione. Cellnex, nel dettaglio, punta a una revisione strategica del proprio portafoglio per concentrarsi sui mercati e sui business core disinvestendo dalle linee di business non core che presentano un potenziale di crescita limitato per l’azienda.
Il secondo pilastro è la focalizzazione. In questo ambito Cellnex mira a dare priorità alla crescita della co-locazione, integrata da progetti Build-to-Suit per i suoi clienti. L’obiettivo è raggiungere un rapporto di locazione pari a 1,64 nel 2027 per massimizzare il valore degli asset esistenti. Mentre le torri rimangono la parte principale del business, Cellnex investirà in linee di business selezionate: DAS (Distributed Antenna Systems), SC (Small Cells) e RAN (Radio Access Network) come servizio; e servizi di fibra, connettività e housing all’ingrosso, con l’obiettivo di farli crescere dall’11% al 15% dei ricavi totali entro il 2027.
Terzo pilastro della strategia è l’efficienza. Questo obiettivo sarà ottenuto attraverso una combinazione di ottimizzazione dei costi di locazione, segmentazione del portafoglio delle torri, miglioramento dell’efficienza nelle operazioni e nella gestione, nonché oltre a guidare la trasformazione digitale e il miglioramento della produttività. L’ottimizzazione dei costi di locazione sarà perseguita attraverso la creazione di un veicolo dedicato specializzato nell’acquisizione di terreni in paesi selezionati; il veicolo conterà inizialmente 10.000 siti e non è escluso il potenziale ingresso di investitori di minoranza.
Ultimo pilastro della strategia è quella della responsabilità. Cellnex conferma in questo ambito il suo impegno verso una governance forte e l’integrazione dei principi ambientali, sociali e di governance (ESG) nel suo quadro strategico. L’azienda si impegna a raggiungere gli obiettivi della Strategia ESG 2025.
Inwit cresce nel 2023, realizzate 905 nuove torri
Inwit ha recentemente presentato i conti dell’esercizio 2023 che si sono chiusi con un fatturato di 960,3 milioni di euro, in aumento del 12,6% rispetto al 2022 (853 milioni di euro), mentre l’Ebitda si è attestato a 879,2 milioni di euro, su del 12,8% rispetto all’esercizio precedente (+12,4% escludendo ricavi e costi one-off, questi ultimi pari a 2,8 milioni nell’esercizio precedente). Dal punto di vista industriale, nel corso del 2023 Inwit ha proseguito lo sviluppo dell’infrastruttura tecnologica ampliando il parco siti con 905 nuove torri, continuando nella crescita delle nuove ospitalità (pari a oltre 4mila nell’anno), estendendo il piano di coperture microcellulari multi-operatore nei luoghi a maggior concentrazione di utilizzatori e traffico (con circa 450 coperture DAS per location indoor attive a fine 2023). È stata anche incrementata l’efficienza dei siti grazie al piano di rinegoziazione dei contratti di affitto e al piano di acquisizione dei terreni, con oltre 1.800 transazioni real estate. Al 31 dicembre 2023 il numero medio di operatori per sito (tenancy ratio) è cresciuto attestandosi a 2,23 dal 2,16 di fine 2022.
Gli investimenti industriali stati pari nel 2023 a 290 milioni di euro (+55,1% rispetto 2022), focalizzati sullo sviluppo tecnologico e infrastrutturale della società, che ha incluso investimenti in nuovi siti, l’attivazione di nuove coperture microcellulari DAS (Distributed Antenna Systems) indoor, l’acquisto terreni e il miglioramento tecnologico dei siti. Guardando alle prospettive di sviluppo nel breve termine, Inwit rileva come “oltre alla forte domanda di connettività, sul mercato italiano degli operatori di telecomunicazione, continuano a persistere elementi di difficoltà ed elevata competizione, con impatto sulla redditività del settore e sulla capacità di investimento”. In questo senso “il modello di business di Inwit, basato su contratti di ospitalità di lungo periodo e indicizzazione all’inflazione, rappresenta un elemento di protezione e supporto in tale contesto”. Allargando la prospettiva, Inwit vede uno scenario tecnologico e di mercato caratterizzato da trend strutturali positivi. Tra questi “il crescente uso di dati in mobilità, la transizione tecnologica in corso verso il 5G, la necessità di completare e densificare la copertura contribuendo anche alla riduzione del digital divide, oltre a rilevanti investimenti in infrastrutture e in tecnologie digitali, supportati anche dal programma Next Generation EU. Più in particolare il programma del Piano “Italia 5G” del PNRR per la realizzazione di nuove infrastrutture in aree in digital divide è in linea per il raggiungimento dei target fissati dal progetto.
Riflessioni finali
Lo scenario di riferimento, tecnologico e di mercato, per il settore delle Tower Companies è caratterizzato da trend strutturali quali il crescente uso di dati in mobilità, la transizione tecnologica in corso verso il 5G e la necessità di completare e densificare la copertura. L’insieme di questi fattori contribuirà alla riduzione del digital divide ma renderà necessari rilevanti investimenti in infrastrutture e in tecnologie digitali. In questo senso gli operatori di maggiori dimensioni, come Inwit e Cellnex, già presenti in modo capillare sul territorio, sono sicuramente posizionati in modo migliore per rispondere alle sollecitazioni competitive e tecnologiche che arriveranno nei prossimi anni dal mercato e dagli operatori operanti nel contesto nazionale. Avendo, inoltre, strutture consolidate da anni sul territorio oltre che dei piani di investimento sullo sviluppo delle infrastrutture funzionali alla digitalizzazione del nostro paese avviati già negli anni scorsi, le renderanno protagoniste nel prossimo futuro.