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Venticinque anni spesi ad investire nell’innovazione tecnologica al servizio della riduzione del digital divide. È la storia di Eolo, società di tlc nata nel 1999, che in un lasso di tempo relativamente breve è diventata un leader nel campo della banda ultra-larga per il mercato residenziale e delle imprese. Oggi, con la propria rete a banda ultra-larga basata sulla tecnologia FWA, Eolo raggiunge oltre 6.900 comuni in tutta Italia e oltre 1,6 milioni di persone hanno accesso ad ‘Internet veloce’ grazie alle infrastrutture e alle sue soluzioni tecnologiche. Proprio in questi giorni Eolo ha approvato il suo ultimo resoconto finanziario relativo all’anno fiscale 2023-204 che si è chiuso con un fatturato di 235,1 milioni di euro, in aumento del 7% su base annua, un Ebitda adjusted salito dell’8,7% annuo a 131,4 milioni di euro (+8,7% su base tendenziale) e un adjusted Ebitda margin al 55,9%. In aumento (+5,4% rispetto all’esercizio precedente) anche il numero dei clienti, che ha raggiunto quota 675.300.

Come ha rivendicato Guido Garrone, amministratore delegato della società, Eolo è “sempre più il punto di riferimento della rete Fwa in Italia, indispensabile per il contrasto a digital divide e digital speed divide in tutto il Paese”. Oggi Eolo ha una quota di mercato sul totale degli accessi alla banda ultralarga pari al 3,5% ed è primo operatore italiano nella tecnologia FWA con il 31% sul totale di questo segmento, secondo i dati pubblicati dall’osservatorio Autorità delle Comunicazioni. La crescita continua a ritmo sostenuto tanto che recentemente gli azionisti hanno deliberato l’immissione in azienda di nuove risorse: un aumento di capitale da 50 milioni di euro fornirà ad Eolo il carburante necessario per proseguire sul sentiero di crescita che il gruppo sta portando avanzi con continuità da diversi anni. Attualmente il capitale sociale di Eolo è detenuto per i 75% dal fondo svizzero Partners Group mentre il 25% è in mano a Cometa, una spa in cui è confluita tra l’altro la quota del fondatore Luca Spada.

Eolo e la tecnologia FWA

Punto di forza dell’offerta di Eolo è appunto il ricorso alla tecnologia FWA (Fixed-wireless-access) che viene utilizzata per garantire accesso alla banda large agli utenti del servizio. Secondo uno studio Opensignal sull’esperienza degli utenti connessi con diverse tecnologie per la banda ultralarga in Italia proprio la tecnologia 5G FWA è una delle migliori soluzioni per colmare il divario digitale in Italia e raggiungere gli obiettivi di connettività del nostro paese. I dati mostrano che la transizione dal Fwa (fixed-wireless-access) basato su Lte al 5G Fwa ha migliorato significativamente la velocità e la qualità del servizio per gli utenti di questa tecnologia di accesso. Inoltre, in base allo studio, 5G Fwa e fiber-to-the-home (Ftth) forniscono livelli di qualità del servizio statisticamente equivalenti, entrambi sostanzialmente superiori ad altre soluzioni sul mercato. Il 5G Fwa, afferma il report, “è particolarmente efficace nel raggiungere le aree bianche o regioni con bassa densità di popolazione che sono poco servite dall’infrastruttura a banda larga esistente.

Mentre le forme di accesso alla banda larga mobile basate sull’Lte sono state una fonte vitale di connettività nell’Italia rurale e rappresentano ancora una grande quota del mercato Fwa, l’emergere del 5G Fwa offre ora un livello di esperienza completamente diverso rispetto al servizio legacy e questo perché il 5G Fwa “offre velocità di download che sono più del doppio di quelle viste sull’Fwa in Italia e velocità di upload quasi tre volte maggiori”. L’Fwa ha rappresentato oltre l’11% del mercato italiano della banda larga l’anno scorso, rappresentando più di 2,1 milioni di connessioni (dati Agcom). Il settore ha mostrato una crescita su base annua di quasi l’8%. Attualmente, il mercato Fwa in Italia sta guadagnando ulteriore slancio, con diverse iniziative strategiche in corso per sfruttare la tecnologia delle onde millimetriche (mmWave). Eolo è leader nella tecnologia FWA; tra gli altri fornitori figurano Linkem/Opnet, Vodafone, Fastweb e WindTre.

Eolo e Fastweb insieme per potenziare la rete 5G FWA

Proprio in questo settore Eolo ha iniziato a consolidare la sua presenza stringendo una partnership con Fastweb per estendere la copertura Fwa 5G in Italia nelle zone non raggiunte da adeguati servizi in fibra ottica. Pochi mesi fa le due aziende hanno, infatti, siglato un accordo che dà vita a una partnership strategica per l’utilizzo combinato delle frequenze ad onde millimetriche in banda 26 GHz acquisite da Fastweb nel corso dell’asta 5G del 2018 e dell’infrastruttura di accesso Fwa di Eolo. Ciò consente di realizzare, nelle aree coperte da Eolo, la rete Fwa con velocità in download fino ad 1 Giga più estesa del Paese. Allo stesso tempo Eolo, grazie ad un accordo wholesale con Fastweb, può accedere all’infrastruttura di rete basata su fibra di Fastweb incrementando ulteriormente le aree in cui potrà rivendere servizi ad alta prestazione di tipo Ftth ai propri clienti. Lo sviluppo e l’implementazione della tecnologia FWA è funzionale all’impegno che Eolo ha sempre profuso nel contenimento e nella riduzione del Digital Divide in Italia.

L’impegno a fianco dei piccoli Comuni e delle aree disagiate

Se sul lato dell’offerta, Eolo ha focalizzato le sue risorse su una tecnologia in grado di agire in questa direzione, allo stesso tempo, la società è intervenuta anche sul lato della domanda, sviluppando accordi con tutta quella platea di possibili utenti dei suoi servizi. “Eolo – come ripete Guido Garrone, ceo di Eolo – nasce con la missione di dare un contributo concreto al tessuto sociale e industriale delle aree interne, impedendo a territori preziosi come quelli montani di rimanere scollegati dal resto del Paese. Il tema del digital speed divide è ancora molto attuale nel Paese, ed è spesso causato proprio dalle barriere orografiche che possono rendere antieconomiche soluzioni basate su fibra, soprattutto nelle aree rurali a bassa densità abitativa”. Si capisce così il ruolo cruciale che Eolo ricopre in questa partnership: grazie alla tecnologia Fwa è in grado di garantire connettività ultraveloce in aree del Paese non raggiunte dalla fibra ottica”.

In questa ottica Eolo ha sottoscritto da tempo un accordo con Uncem, organizzazione nazionale che associa e rappresenta i Comuni montani e le Comunità montane, per abbattere gli ostacoli allo sviluppo di queste aree del Paese, garantendo un facile accesso alla banda larga e riducendo così il divario in termini di attrattività e competitività rispetto ad altre zone, meno soggette a barriere orografiche. In questa direzione molto è stato fatto ma ora, secondo l’azienda, è necessario compiere un ulteriore step. “In Italia – ha recentemente sottolineato Garrone – esiste un saldo di un 15/20% di abitazioni destinate ad avere a che fare con problematiche di digital divide, che non potranno che contare sull’Fwa. Oggi su 26 milioni di famiglie, 19 milioni sono connesse: delle 7 milioni restanti, una parte sarà coperta dalla fibra, grazie a Open Fiber e ai sussidi, ma una parte dovrà necessariamente essere Fwa. Ecco allora che gli ingredienti che servono sono non solo le torri e le tecnologie, ma anche le frequenze. Attualmente Eolo sta usando i 28 GigaHertz, mentre il 26, già assegnato a operatori mobili e di cui è stato fatto un uso modesto fino a oggi, ha bisogno di un refarming. Noi – ha concluso – aspettiamo che arrivi: con 400 MegaHertz di spettro e il 5G si potrà dare 1 Gigabit anche con queste tecnologie”.

Eolo: tecnologia e sostenibilità al centro dell’impresa

L’idea imprenditoriale di Eolo, ovvero mettersi al servizio del Paese impegnandosi nella riduzione del Digital Divide, si declina anche in una forma imprenditoriale specifica che l’azienda ha deciso di assumere per servire al meglio la sua vocazione: quella di società benefit. Nel 2021, infatti, Eolo ha cambiato il proprio status giuridico diventando società benefit: una formula che identifica le aziende che, oltre al profitto, perseguono specifiche finalità di beneficio comune. In questo modo Eolo ha incluso formalmente gli stakeholder nel proprio business model, dotandosi nel contempo di obiettivi di sostenibilità concreti e misurabili, inseriti ora nel proprio statuto.

“Fin dalla sua nascita, Eolo ha avuto una missione inclusiva e l’obiettivo di generare un impatto positivo sui territori in cui opera – spiega Luca Spada, presidente e fondatore dell’azienda – La nostra mission era e rimane quella di portare internet dove gli altri non arrivano, abilitando i territori svantaggiati del Paese perché difficili da raggiungere o perché a scarsa densità di popolazione. Questo passaggio statutario è l’evoluzione naturale del nostro impegno, la formalizzazione di quanto, giornalmente, facciamo sul territorio e di quanto ancora possiamo fare a supporto di una Italia sempre più digitale e inclusiva, che garantisca il diritto alla connessione a tutti, a prescindere dalle caratteristiche orografiche del territorio dove sono nati”. Un ulteriore step è stato poi compiuto nel 2022 quando l’azienda ha ottenuto la certificazione B Corp: un ‘rating’ che conferma che l’azienda è conforme ai più alti standard d’impatto sociale e ambientale e che il business di Eolo ha un effetto positivo sul territorio in cui opera. Eolo è la prima azienda italiana di telecomunicazioni certificata B Corp.

Conclusioni

Non c’è dubbio che la storia di Eolo sia quella di una idea imprenditoriale di successo. Il gruppo è oggi in salute, le sue attività si espandono e il suo business riesce ad intercettare le esigenze di una platea sempre più vasta di utenti. L’impegno degli azionisti è tale da garantire le risorse necessarie al futuro sviluppo dell’azienda che potrà passare per la crescita interna o attraverso futuri accordi da stringere, sulla falsariga di quello sottoscritto con Fastweb, con le altre aziende che operano sul 5G. Telecomunicazioni e positivo impatto sociale a vantaggio del territorio nel quale si opera, Eolo è un chiaro esempio di quanto questo binomio possa essere un valore e un esempio da seguire.