Una collaborazione avviata già nel 2018 quella fra Iliad, che ha assunto il ruolo di quarto operatore di telefonia radiomobile nel nostro paese, e Nokia, fornitore europeo di infrastrutture e apparati di rete, che aveva come target quello di sviluppare la rete radiomobile 3G/4G in Italia.
lliad e Nokia sono ora alleate per lo sviluppo della rete 5G in Italia. La società francese e il vendor finlandese rafforzano una partnership strategica siglata con l’arrivo di Iliad in Italia. Il giovane Amministratore Delegato di Iliad, Benedetto Levi, ha dichiarato: “Scegliendo Nokia, il Gruppo ha puntato sulla tecnologia europea e sull’indipendenza strategica”.
Si tratta di un importante passo in avanti per Iliad sullo sviluppo della rete 5G. Dopo aver vinto all’asta le frequenze del 5G, ottenendo le licenze per poter operare nella banda a 700MHZ, a 3700MHZ e a 26GHZ, Iliad decide di ufficializzare l’accordo con Nokia per la fornitura delle apparecchiature per realizzare la nuova rete di quinta generazione.
I lavori partiranno immediatamente con l’obiettivo di completare la costruzione della rete 5G proprietaria entro l’inizio del 2020.
La #RivoluzioneIliad.
Al suo arrivo nel mercato italiano, Iliad ha più volte sottolineato che, a differenza dei suoi competitor, non avrebbe avuto costi nascosti (come ad esempio i costi connessi al servizio di segreteria telefonica) e che avrebbe puntato su tariffe economiche ed estremamente competitive.
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A 14 mesi dal lancio, le proposte accattivanti dell’azienda francese hanno attirato oltre 4 milioni di utenti italiani e le hanno portato un fatturato, nel primo semestre del 2019, di 177 milioni di euro.
Ad attirare gli utenti italiani è stato sicuramente il vantaggio economico che ha offerto, e continua ad offrire, Iliad, a tal punto che sia TIM sia Vodafone si sono dovute adeguare.
Proprio l’arrivo di Iliad, secondo il report rilasciato da Mediobanca, ha portato una perdita di ricavi per le altre aziende di telefonia mobile di ben 300 milioni di euro. Per cercare di fronteggiare il successo dell’azienda francese, TIM e Vodafone hanno dato molta rilevanza alle loro low cost, rispettivamente Kena Mobile e Ho.Mobile, che rappresentano probabilmente le principali competitor di Iliad.
Accordi di partenariato strategico.
Ad inizio anno Iliad ha siglato un accordo con Inwit – società controllata dal Gruppo TIM – per usufruire dell’affitto di oltre 11.000 siti al fine di potenziare le infrastrutture di rete in 4G e implementare il sistema di telefonia mobile 5G.
Nei mesi scorsi, inoltre, Iliad ha annunciato di aver venduto a Cellnex, operatore indipendente di infrastrutture per telecomunicazioni wireless, il 100% delle attività di infrastrutture di comunicazione, che comprende circa 2.200 siti. Iliad ha ricavato una cifra pari a 600 milioni di euro a seguito della cessione. Questo accordo, da un lato permette ad Iliad di valorizzare le sue infrastrutture di telecomunicazione, dall’altro lascia a Cellnex l’obbligo di sviluppare le infrastrutture di rete in base alle esigenze di Iliad, per i prossimi sei anni.
Per quanto riguarda le infrastrutture, quindi, Iliad farà affidamento sui due contratti siglati con Inwit e Cellnex. Per la rete 5G, come detto, Nokia sarà suo partner strategico per la fornitura di tecnologia e apparati, con lo scopo di potenziare la rete esistente e di costruire la nuova rete di quinta generazione, tutta europea.
Per il momento, la situazione della rete 4G/4G+ di Iliad appare come in figura:
Fonte: http://www.iliad.it/copertura/index.html
Inoltre, lo scorso luglio, Iliad ha ottenuto ben 150 milioni di euro dalla banca pubblica tedesca KfW IPEX-Bank, un investimento che ha portato a 240 milioni di euro il totale di fondi stanziati dalla banca nei confronti di Iliad dal 2017. Questi 150 milioni saranno messi a frutto per potenziare la rete italiana e quella francese, ma verranno anche utilizzati per aumentare la quota di liquidità a disposizione di Iliad.
Aumentano i ricavi Q2 per Nokia.
La società finlandese aveva registrato nel primo trimestre di quest’anno una perdita operativa di 59 milioni di euro, risultato che aveva stupito gli investitori, i quali erano certi, invece, di un Q1 positivo. Il CEO di Nokia, Rajeev Suri, aveva dichiarato di non essere affatto preoccupato e che “ciò non ha modificato le nostre prospettive per l’intero anno”. Questo perché Nokia puntava al debutto con il 5G.
Il Q2 2019 dimostra che le analisi e le stime erano corrette, addirittura meglio del previsto: i ricavi del secondo trimestre sono aumentati del 7% rispetto al 2018, salendo a 5,69 miliardi di euro grazie alla crescita nel Nord America e superando, così, le previsioni medie degli analisti che si attestavano sui 5,43 miliardi di euro.
Nokia ha raggiunto un buon risultato, grazie all’aumento della domanda di tecnologia 5G. E ora ha ben 45 offerte commerciali 5G e 9 reti in diretta. Tra i contratti 5G siglati nel 2019, di rilievo quelli con T-Mobile, At&t, Stc e Telia.
Fonte: il CEO di Nokia, Rajeev Suri, mostra i dati di crescita del Q2 2019
In Italia, Nokia e TIM hanno collaborato su diversi progetti in ambito 5G. Ad esempio, Nokia è stata partner di TIM per il progetto 5G di San Marino: l’accensione del primo sito 5G conforme allo standard 3GPP Rel15, che ha reso San Marino la prima nazione europea coperta dalla nuova tecnologia 5G. Le due aziende hanno anche potenziato la tratta Roma e Firenze, raggiungendo i 550 Gigabit al secondo lungo i 350 chilometri di rete backbone che collegano le due città italiane. Questo incredibile risultato è stato possibile grazie all’innovativa tecnologia fornita da Nokia, Photonic Service Engine 3, che massimizza la capacità di trasporto dati su grandi distanze.
Nokia e Vodafone hanno collaborato lo scorso anno sui test per il 5G a Milano: i servizi da sperimentare comprendevano soluzioni su sanità intelligente, gestione del traffico, servizi di emergenza e turismo. Tutti quei servizi legati alla costruzione di una Smart City.
La strategia di Nokia è, quindi, di essere per gli operatori Telecom il fornitore end-to-end di riferimento per reti sicure e ad alte prestazioni, costruire una forte attività software capace di operare in autonomia e creare nuove opportunità per l’attività di licensing.
Maria Vittoria Seu
MCO
LUBEA s.r.l.