Nel panorama internazionale, un nuovo e potente modello di gestione delle reti TLC si sta progressivamente affermando per rispondere alle crescenti esigenze di copertura, sostenibilità, velocità, e miglioramento dei servizi. I paesi membri dell’Unione Europa, tra cui l’Italia, stanno definendo in questi ultimi anni nuovi strumenti e modelli regolatori per incentivare lo sviluppo di nuove infrastrutture e reti che possano fornire servizi fondamentali al comparto delle telecomunicazioni e migliorare le sorti del settore tecnologico delle reti wireless e in fibra ottica. La diffusione della fibra ottica rappresenta, difatti, un aspetto cruciale funzionale a stimolare il processo di digitalizzazione in Italia, per promuovere l’inclusione sociale e favorire la competitività delle aziende.
Il nuovo codice Europeo, entrato in vigore nel 2018, ha introdotto il cosiddetto modello wholesale only e open access che aggrega la domanda di molti fornitori di servizi – beneficiari di una connettività a banda ultra-larga – e al contempo definisce le modalità di gestione delle infrastrutture wireless e in fibra ottica. Questo modello, rispetto a quello basato su operatori verticalmente integrati, ha il vantaggio di disincentivare le duplicazioni infrastrutturali, di semplificare gli investimenti e di garantire la realizzazione di reti più performanti, il tutto a vantaggio sia degli operatori che dei consumatori.
Lubea s.r.l, azienda di consulenza specializzata nell’ambito delle telecomunicazioni ed eccellenza 2023 nel panorama italiano, nell’articolo pubblicato su Trend-online TLC uno sguardo verso il futuro affronta il tema della regolamentazione delle infrastrutture delle reti wireless e in fibra ottica, analizzando la situazione nel nostro paese e i vantaggi che il nuovo modello di business, già adottato da player importanti come Open Fiber e Fibercop, porterebbe al nostro paese.
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